Vittoria netta per Hellas Madonna che conquista il titolo assoluto del Paulistao con un esclamativo 12-5 a discapito di Tuttogomme: la gara era stata combattuta e in equilibrio fino a metà ripresa poi l’episodio determinante è quello che ha portato Marras a realizzare il 7-5, Piga chiama a gran voce fallo di mano, gli arbitri non sono però dello stesso avviso. Gli amaranto si innervosiscono e la finalissima è praticamente finita lì.

Sblocca dopo due minuti Marras, diagonale rasoterra dal vertice sinistro, palla all’angolino, Bazzato poco prima aveva perso palla e Marras aveva colpito il palo poi c’è un palo per Tuttogomme ed è proprio di Bazzato il tiro, su invito di Sitzia, poi su lancio di Pinna Marras colpisce di collo sinistro al volo, traversa piena. Proprio il capitano realizza il gol del raddoppio e un attimo dopo su uscita errata della difesa avversaria arriva il gol del 3-0: Atzeni intercetta palla sulla trequarti centrale e dopo pochi metri scaglia un destro che batte inesorabilmente Piga. Gli amaranto accorciano le distanze con Bazzato, su invito di Mattana, grazie al recupero di Monteverde a ridosso dell’area avversaria, poi c’è un grosso rischio per Tuttogomme che già ha iniziato ad impiegare Piga come quinto avanzato: Rossi perde palla sul pressing di Murru il cui tiro (a porta vuota) esce d’un soffio poi il gol di Atzeni, di testa, sotto la traversa, su cross di Marisotti. Su invito di Di Giulio arriva il gol del 4-2, Monteverde segna con un bel diagonale rasoterra dalla destra, stessa precisione ma dal vertice sinistro è il gol di Atzeni: momento critico per gli amaranto dopo l’errore di Piga e il gol dalla lunga distanza di Marisotti. Sugli sviluppi di un corner, Ferrari riceve e insacca il 6-2.

Ad inizio ripresa arriva il gol del 6-3, lancio di Piga e splendido colpo di testa di Sitzia, che è appostato al limite dell’area, spalle alla porta, spizza e infila sotto l’incrocio. Piga salva su Murru poi ci sarebbe il gol di Ferrari ma era già stato fischiato calcio di punizione: sugli sviluppi gli amaranto vanno vicino al gol, gli arancioni con Marisotti salvano sulla linea di porta, poco dopo per un tocco di mano su destra di Sitzia viene accordato un rigore; lo stesso Sitzia insacca. Marras parte in contropiede, ha un rimpallo favorevole con Piga (che ravvisa un fallo di mano) e segna a porta vuota. Qui la partita prende una brutta piega, c’è qualche nervosismo di troppo poi gli animi si placano ma nel frattempo Atzeni ha colpito due volte su altrettanti contropiede. Arancio in doppia cifra con il gol di Murru che ruba palla a Piga e segna, poco dopo Di Giulio evita un gol fatto poi un bel diagonale rasoterra da fuori area di Atzeni e il gol di Perrotta chiudono il discorso.

Monteverde: nel primo tempo ha fatto vedere alcune cose buone: ha propiziato il primo gol, quello di Bazzato, facendo un recupero a ridosso dell’area avversaria, grazie al pressing alto. Realizza con abilità il gol successivo.

Piga: serata disastrosa per lui: due gol degli arancioni (uno per tempo) sono arrivati su suoi passaggi errati: fatto insolito, visto che è molto bravo anche con i piedi. Il punto più basso della partita è quando ha pensato (fortunatamente con ripensamento) di abbandonare il campo.

Pinna: ha dimostrato di avere buone qualità tra i pali anche se in questa finalissima non ha avuto modo di mettersi in mostra.

Perrotta: grande senso tattico, quando gli si dà palla si può stare tranquilli che non verrà buttata via. Sempre molto ordinato, nella ripresa è salito alla ribalta con un gol e un assist vincente.

Marisotti: dotato di grande tecnica e visione di gioco: quando intercetta palla sul passaggio di Piga, calcia dalla sua metà campo e ha centro. Nella buona organizzazione difensiva è stato fondamentale.

Murru: entra in campo sul finire del primo tempo e soprattutto nella ripresa: è brevilineo ma rapido, l’elemento indicato per dare il colpo di grazia: e lo dà, pressing su Piga, palla conquistata e gol fatto.

Pisu: tra tanti giocatori “fioretto” lui rappresenta la versione “sciabola” del gioco del calcio: il suo contributo è stato offerto con recuperi e contrasti.

Zuddas: nel primo tempo è uno dei due laterali della formazione arancio: così come Atzeni dal lato opposto, ha garantito imprevedibilità e fantasia, sia in contropiede che su azione manovrata.

Atzeni: è il fiore all’occhiello della squadra arancio; la sua è stata una stagione strepitosa sia a livello di squadra che a livello personale: con ben 72 gol ha stravinto il titolo di capocannoniere, e anche in finale ha confermato queste grandi doti realizzative. Ai numeri si aggiunge la qualità, infatti non segna mai in modo banale. È un grande talento.

Marras: ennesima serata da incorniciare per questo attaccante di grande esperienza e competenza: segnare una cinquina in una finale non è certamente da tutti. Personalmente, la giocata più bella non è arrivata su uno dei cinque gol bensì su quel sinistro al volo che ha colpito la traversa: in quel momento ha dimostrato tempismo e rapidità di esecuzione, oltre ad una capacità di coordinazione eccellente.