Anima Sarda si porta a casa il titolo del Paulistao sezione Silver, battendo un colo colo che ha grosse difficoltà e si presenta oltretutto in formazione largamente rimaneggiata. Gli azzurri al contrario hanno molti elementi disponibili e questo garantisce loro molte soluzioni anche se nel primo tempo viene utilizzato il solo Pirrello. Gli ospiti vanno sotto di tre gol e rimangono in gara soltanto con le due punizioni di Perra poi però non c’è modo di recuperare.

Pillai in apertura serve Cappai che si trova in piena area ma Satta salva in uscita, poco dopo un ottimo intervento di Arrais in anticipo consente al numero 17 di avanzare centralmente, incrocia il destro e Medda respinge, poi c’è il gol del vantaggio: Aramu distanza batte Satta. Pillai vola sulla sinistra e vince un contrasto poi incrocia il destro ma non con effetto a rientrare, bensì dritto per dritto: il diagonale esce fuori. Rimessa laterale battuta velocemente, Cappai per Caredda, subito per Pillai, conclusione e Satta devia in angolo, poi c’è un anticipo prodigioso di Caredda su Perra: diagonale rasoterra e palo esterno, poi c’è un’occasione per gli ospiti: Ligas dalla trequarti, collo sinistro e volo plastico di Medda. Altra conclusione per gli azzurri, Caredda per Cappai, provvidenziale l’intervento di Arrais poi c’è il gol del raddoppio: Ligas causa il sesto fallo, sul dischetto va Cappai che Realizza con un bel destro a mezza altezza, Satta è in traiettoria ma non ci arriva.

Ad inizio ripresa arriva il gol del 3-0, Cappai calcia di collo destro, deviazione di Ligas e palla sotto l’incrocio, rimessa laterale battuta da Loi che libera Ligas, incrocia di collo destro e Medda nuovamente devia in angolo, poi c’è un nuovo spettacolare intervento di Medda, stavolta su Arrais, dopo una prima conclusione di Ligas, respinta dalla difesa. Sugli sviluppi di un corner Perra colpisce il palo poi c’è il gol del 3-1: lo stesso Perra fa centro su punizione battuta dal vertice sinistro, con un bel diagonale di collo destro. Cappai però segna il gol del 4-1, va via sulla destra e salta Arrais poi incrocia sul primo palo, su invito di Aramu segna subito dopo anche Ibba. Poco dopo arriva il gol del 5-2: Perra segna nuovamente su punizione, anche la conclusione è simile, la posizione leggermente più lontana. Una bella discesa sulla sinistra dello stesso Perra, libera a destra Loi che serve Ligas, dal vertice sinistro calcia un po’in ritardo e Siddi salva col corpo, Pirrello in contropiede segna il 6-2, dopo aver saltato un avversario. Arrais con un bel filtrante libera Loi che colpisce il 7.

Medda: grande protagonista della partita, con grande sicurezza e affidabilità lascia tranquilli i propri compagni: soprattutto su Ligas si esalta con due interventi appariscenti ma preziosi.

Pirrello: il suo contributo arriva soprattutto nella ripresa con un salvataggio su contropiede avversario e un gol, non il più importante ma il più bello perché è l’apoteosi. Il definitivo 6-2.

Ibba: uno dei due giovani promettenti (l’altro è Cappai) della squadra azzurra: anche lui sta in panchina nel primo tempo e viene inserito nella ripresa per colpire sui fianchi il pugile stanco. Infatti, la soluzione è propizia perché nella ripresa gli avversari non riescono più a chiudere gli spazi e la sua velocità fa danni irreparabili.

Aramu: è il capitano della squadra e in quanto tale fa da trascinatore, incoraggia i compagni e dà l’esempio: infatti è suo il gol del vantaggio, poi i compagni seguono lo stesso percorso.

Caredda: ha una vitalità impressionante: poco tempo fa, nell’altro torneo, ha dimostrato cosa sa fare tra i pali, in Questa finale, e non solo, fa vedere il suo valore da Giocatore di movimento: ha molte risorse, corre senza sosta, pressa, ruba palla e calcia… e colpisce il palo…unico neo di una grande prestazione è non aver segnato.

Pillai: anche lui si fa notare per l’aspetto della determinazione: ha grande voglia di imporsi, una grinta non comune, smisurata, tanto da commettere qualche fallo in più. Nella prima parte di gara crea molto, sia a livello di conclusioni che assist.

Siddi: ha disputato soltanto uno scorcio di finalissima: nel tratto di gara che sta fuori scherza col presidente della squadra avversaria, una sorta di terzo tempo 2.0. Poi entra e si fa apprezzare per un salvataggio provvidenziale sulla conclusione di Ligas.

Cappai: il fiore all’occhiello della formazione azzurra: la giovane età gli consente di puntare l’uomo continuamente, anche cento volte, tanto non si stanca. È fondamentale in occasione del tiro libero: Aramu lascia a lui e sigla il gol del raddoppio, con lucidità e precisione.

Lorrai: qualche minuto per lui nella ripresa. Poco spazio per dimostrare. Però chi lo conosce sa il suo valore… anche in fase realizzativa.

Perra: una partita in chiaroscuro la sua: da una parte si rende particolarmente pericoloso, coi suoi strappi e le ripartenze, segna pure una doppietta, mettendo in evidenza la qualità sulle punizioni. Dall’altra parte però ha anche commesso degli errori in impostazione: vedi la palla persa su Caredda.

Ligas: tanto impegno ma nella sostanza manca sempre qualcosa: la conclusione in porta talvolta è un po’tardiva (vedi salvataggio di Siddi). Poi, deve ricordare che nel calcio a cinque i falli vanno gestiti, ne ha commessi tre a metà campo, con troppa imprudenza.